Descrizione
PALERMO 3 OTTOBRE 2024 - Il “modello Lampedusa” di assistenza sanitaria dell’Asp di Palermo alla popolazione residente, ai turisti ed ai migranti che sbarcano nell’isola è stato presentato dagli operatori dell’Azienda sanitaria del capoluogo siciliano in occasione della conferenza “Lampedusa Health and Migration Policy Lab”, organizzata (nei locali dell’Area Marina Protetta) dal progetto finanziato dalla UE “WELDI - Building welcoming communities for migrants”.
L’incontro, al quale hanno preso parte sindaci, funzionari pubblici, ricercatori ed esperti di diverse città europee, tra cui Parigi - Seine-Sant Denis (Francia), Barcellona e Albacete (Spagna), Utrecht (Paesi Bassi), Fundao (Portogallo), Timisoara e Cluj (Romania), Osijek (Croazia), Liegi (Belgio) e Sosnowiec (Polonia), è stato l’occasione per condividere politiche, pratiche e visioni su modi innovativi per garantire un trattamento a prova di diritti umani delle esigenze di salute fisica e mentale dei nuovi arrivati.
Il Direttore del Dipartimento salute della famiglia dell’Asp di Palermo, Giuseppe Canzone, insieme all’ostetrica Tania Macaluso, hanno presentato, in particolare, il modello di triage realizzato per le donne migranti a bordo di un ambulatorio mobile che staziona in maniera permanente a ridosso dell’Hotspot di Contrada Imbriacola. L’attività ha consentito di fornire risposte immediate ed appropriate ai bisogni di salute delle donne che sbarcano sull’isola.
Il Responsabile del Poliambulatorio dell’Asp di Palermo a Lampedusa, Francesco D’Arca, nel suo intervento ha, invece, puntato l’attenzione, sia sui servizi offerte dal PTE (Punto Territoriale di Emergenza) che sulle attività H24 di Pediatria (Ppip), Cardiologia, Ginecologia e Radiologia, che hanno contribuito a completare un’offerta sanitaria che, già, poteva contare su 21 ambulatori specialistici, ai quali durante il periodo estivo, si aggiunge anche il servizio di camera iperbarica. (NR)