LAMPEDUSA: UN GIOVANE
SALVATO DAI MEDICI DELLA CAMERA IPERBARICA
DOPO DUE IMMERSIONI,
AVEVA PERSO L’USO DELLE GAMBE
PALERMO 14
AGOSTO 2020 – Due immersioni nel mare di Lampedusa potevano risultare fatali ad
un giovane tunisino salvato dagli operatori della camera iperbarica dell’Asp di
Palermo. Il 24enne nordafricano, che aveva sviluppato una malattia da
decompressione, è giunto con paraplegia (paralisi degli arti inferiori) in
piena notte al Poliambulatorio di Contrada Grecale. E’ stato immediatamente
assistito dagli operatori presenti in camera ipeerbarica: due medici (Sandro
Tomasello e Carmela Di Giacinto), un infermiere (Nicola Grillo) e due tecnici
iperbarici (Fabio De Cenzo e Giovanni De Giorgi).
“Abbiamo subito proceduto ad
idratazione ed ossigenoterapia normobarica – hanno spiegato gli operatori
dell’Asp di Palermo – il giovane, subito dopo, è stato sottoposto a trattamento in camera
iperbarica”.
Al termine del trattamento, durato
circa 6 ore, il paziente ha recuperato totalmente la funzione degli arti
inferiori. Successivamente, è stato trasferito, per ulteriori controlli, a
Sciacca (sede del centro iperbarico più vicino, perché in tali pazienti si è
obbligati a voli a bassa quota) tramite elisoccorso.
“Ringrazio i medici, l’infermiere ed
i tecnici per l’immediato intervento – ha detto il Direttore generale dell’Asp
di Palermo, Daniela Faraoni – l’Azienda garantisce sull’Isola di Lampedusa
tutela della salute, assistenza e cura, attraverso operatori che hanno
dimostrato grande senso di responsabilità oltre ad una riconosciuta
professionalità”. (nr)