NOTA DELLA DIREZIONE
GENERALE: “AFFIDAMENTO DI INCARICO A LEGALE ESTERNO LEGITTIMO ED OPPORTUNO”
PALERMO 8 AGOSTO
2019 – Le questioni sollevate dagli operatori ex LSU sono state foriere, nel
recente passato, di molte azioni in sede legale che hanno impedito i processi
di stabilizzazione degli stessi. E questo, sia nel corso della precedente
direzione generale, alla quale è stato impedito di stabilizzare – attraverso
più procedure concorsuali – 94
lavoratori contrattisti, sia nel corso dell’attuale gestione che ha proposto la
stabilizzazione, per diversi profili, per complessivi 426 posti a tempo
indeterminato (a seguito di rimodulazione del piano di reclutamento aziendale).
I
recenti ricorsi miravano a bloccare tutte le attività concorsuali
dell’azienda e dunque anche quelle del
reclutamento del personale sanitario ed imponevano un’azione di difesa forte.
La decisione di affidare l’incarico
ad un legale esterno è stata ponderata ed ampiamente motivata nel provvedimento
di conferimento che, lungi dall’essere un atto di sfiducia nei confronti dei
legali aziendali, è dettata dall’opportunità di lasciare l’azione legale
indenne da qualunque possibile condizionamento, stante che i rapporti all’interno
dell’organizzazione tra i lavoratori ex LSU ed il restante personale della
dotazione organica, si sono ormai consolidati, come del resto è legittimo e naturale.
Si evidenzia che, comunque, anche con l’utilizzo di legali interni l’azienda
avrebbe potuto sostenere dei costi, stante quanto previsto dal regolamento
aziendale da tempo in vigore che definisce i compensi spettanti ai dirigenti
avvocati, secondo gli esiti della difesa.
La previsione che il servizio legale
dell’azienda si potesse trovare in una condizione di incompatibilità e dunque
di vulnerabilità, anche solo potenziale, è, già, prevista nel regolamento
approvato con delibera n. 348 del 24 maggio 2018. In questa fattispecie si è
ritenuto opportuno salvaguardare l’azione di difesa dell’azienda da eventuali
potenziali interferenze, in considerazione anche dell’incidenza dell’esito
della controversia che era rilevantissima (e cioè il blocco totale di tutte le
assunzioni).
L’azione legale è stata efficace e
l’azienda ha salvaguardato gli effetti di tutte le delibere impugnate, non
essendo state nessuna di esse sospese. E questo è quanto accaduto, nonostante
le dichiarazioni non veritiere pubblicizzate nel merito dalla controparte anche
a mezzo del sindacato FIALS.
In merito alle altre contestazioni
dello stesso sindacato, esse attendono a questioni organizzative, di carattere
anche sperimentale, rispetto alle quali
l’Azienda dovrà provvedere con urgenza e con interventi in cui occorre adottare
soluzioni di lavoro di grande flessibilità: nessun incremento delle condizioni
di precariato, ma solo soluzioni innovative assolutamente diverse rispetto il
normale rapporto di lavoro in regime subordinato (soluzioni adottate, tra
l’altro, da tutte le aziende sanitarie della Sicilia). La direzione generale
dell’Asp di Palermo rivendica, in tal senso, un’autonomia gestionale di cui si
assume tutte le responsabilità.
Spiace rilevare che ancora una volta
il clima di conflittualità alimentato dalla FIALS sembra essere volto ad
intimidire l’azione della direzione generale che pur si è fatta carico del
problema ed ha proposto una soluzione per 426 lavoratori con l’impegno, che si
ribadisce, di non lasciare nessuno degli ex LSU in condizioni di difficoltà. I
comportamenti che la direzione generale ha subito sino ad oggi, anche con
grande senso di pazienza e di rispetto dei ruoli, inducono adesso ad assumere
decisioni consequenziali anche a tutela dell’efficacia delle azioni poste in
essere e della propria immagine.