UN NUOVO SISTEMA DI ASSISTENZA DOMICILIARE (ADI): LIBERTA’ DI SCELTA
DELL’UTENTE ED UN PIU’ AMPIO VENTAGLIO DI SERVIZI
ASP DI PALERMO: “SARA’ GARANTITO UN LIVELLO PIU’ COMPLESSO DI
PRESTAZIONI”
PALERMO 12
APRILE 2023 – Livello più complesso di prestazioni oltre alla possibilità di
usufruire di visite specialiste a casa. Sono alcune delle novità del nuovo
sistema di Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) che a Palermo entrerà a
regime entro il prossimo mese di giugno. Un nuovo sistema delle cure
domiciliari che, così come avviene già per le cure palliative, prevede la
libera scelta dell’utente di affidarsi alle prestazioni garantite da aziende esterne
accreditate dalla Regione siciliana.
“Si tratta di un vero e proprio
rafforzamento determinato anche dall’inquadramento delle UCA secondo le
competenze attribuite dal DM 77 – ha spiegato il Commissario straordinario dell’Asp
di Palermo, Daniela Faraoni - le UCA garantiranno attività a bassa intensità a
casa del paziente, mentre l’assistenza domiciliare assicurata da organismi
esterni eviterà qualsiasi duplicazione di prestazioni e, semmai, rafforzerà le
cure a domicilio garantendo un livello di complessità più elevato e
diversificato in base alle specificità professionali coinvolte”.
Le aziende esterne accreditate,
oltre a fornire un ampio ventaglio di servizi, saranno anche dotate di una
centrale operativa attiva H24 a disposizione degli utenti per eventuali “nuovi
bisogni di salute”. Figura centrale rimane il medico di medicina generale che
mantiene la “responsabilità del caso”, mentre l’Asp continuerà ad occuparsi,
attraverso le Unità di Valutazione Multidisciplinare, dell’attivazione del
servizio di cure domiciliari (entro 48 ore dalla richiesta) e di predisporre il
PAI, Piano Assistenziale Individuale.
“Il vecchio modello con l’impiego
anche di personale interno in regime di prestazioni assicurate oltre l’orario
di lavoro - ha concluso Daniela Faraoni – è, non solo superato dalle nuove
disposizioni vigenti, per la presenza delle
UCA con medico, infermiere e OSS (questi ultimi 2 dipendenti dell’Asp, ndr), ma
anche per le innovate competenze che sono richieste alle strutture esterne
accreditate, in grado ormai di erogare prestazioni specialistiche più
complesse. Si è intrapreso un percorso che individua come obiettivo
privilegiato l’attività domiciliare, allontanando le richieste di
soddisfacimento dei bisogni meno complessi dai Pronto Soccorso degli ospedali
per acuti”. (nr)