IL BARCONE, IL SALVATAGGIO E POI IL PARTO D’URGENZA
AL POLIAMBULATORIO DI LAMPEDUSA
E’ NATA MARIA, FIGLIA DI RITA DELLA COSTA D’AVORIO
CHE HA DATO ALLA PICCOLA IL NOME DELL’INFERMIERA CHE L’HA ASSISTITA
GARA DI SOLIDARIETA’ TRA IL PERSONALE
SANITARIO E LA GENTE DELL’ISOLA
PALERMO 1 AGOSTO
2021 – Il salvataggio, lo sbarco a Lampedusa e subito il trasferimento in
ambulanza al Poliambulatorio di Contrada Grecale. Rita, 38 anni, della Costa D’Avorio,
mamma già di due gemelli, minacciava un parto prematuro. Dopo i primi soccorsi
di medici ed infermieri del PTE (Punto Territoriale di Emergenza) ed i tamponi
effettuati alla partoriente, è stato disposto il trasferimento in elisoccorso a
Palermo, ma la signora ha iniziato il travaglio, assistita e continuamente
monitorata dagli infermieri.
Alle 23.40 nell’ambulatorio del PTE
è nata Maria, nome dato da Rita in onore di Maria Raimondo, infermiera di
Corleone, che ha continuamente supportato ed assistito la signora. L’equipe che
ha curato tutte le fasi del parto naturale era composta da Michele Bellanca,
medico del PTE; Carmine Palmeri, coordinatore della Guardia Medica Ordinaria di
Lampedusa; gli infermieri Maria Raimondo e Salvatore Settecase. Presente anche
l’anestesista del 118, Achille Tortorici. Durante tutto il periodo di
permanenza nel Poliambulatorio si sono prodigati nell’assistenza anche l’equipe
dell’emergenza sbarchi e della Guardia medica turistica dell’Isola.
La piccola Maria, pesa 2,5 Kg. e gode
di buona salute, così come mamma Rita.
“La forza della
vita irrompe in uno scenario da incubo tra mare e sofferenza – ha sottolineato
il Direttore generale dell’Asp di Palermo, Daniela Faraoni - la nostra Azienda sanitaria
con le sue belle persone che svolgono questo lavoro con sacrificio ed
abnegazione ha messo un fiocco rosa alla struttura sanitaria di Lampedusa. Ci
vuole cuore e la consapevolezza che questo lavoro è soprattutto missione: non è
carriera, non è potere, non è facile guadagno e non è arrivismo o conquista
della ribalta. È impegno dietro una mascherina con l’incubo del contagio da
portare a casa. E’ presenza anonima, amore, cura silenziosa del nostro
prossimo. Benvenuta a Maria e grazie alla Maria infermiera di Corleone e a
tutti coloro che si prodigano per gli altri”.
Subito dopo il
parto è iniziata una vera e propria gara di solidarietà sia, tra il personale
del Poliambulatorio, sia tra la gente di Lampedusa che ha donato copertine,
vestitini e tutto l’occorrente per mamma e neonata. Nella notte, Rita e la
figlia Maria sono state trasferite in elisoccorso all’Ospedale Ingrassia di
Palermo dove si trovano ricoverate per i normali controlli post partum. (nr)