Ricerca dei riarrangiamenti clonali dei geni TCR β e γ
Applicazioni I linfomi a cellule T rappresentano circa il 15% dei linfomi non-Hodgkin e la maggior parte sono linfomi primari cutanei. Spesso rappresentano per i patologi una sfida diagnostica specialmente durante la fase iniziale della malattia, in quanto in questo stadio è difficile distinguere tra un processo reattivo e uno maligno. Essi sono costituiti da espansioni di linfociti T neoplastiche, presentando ciascuna lo stesso identico riarrangiamento del recettore T, a differenza di quanto avviene in natura, dove la maggior parte delle linfoproliferazioni sono policlonali o oligoclonali. In queste situazioni, la rilevazione della clonalità per la ricerca del riarrangiamento dei geni del TCR è uno strumento estremamente utile per diagnosticare i processi linfoproliferativi T.
Metodo usato La tecnica usata prevede l’estrazione del DNA genomico, amplificazione delle regioni target tramite PCR e l’analisi dei frammenti .
Tutte le indagini vengono eseguite nel rispetto delle linee guida BIOMED 2 (Leukemia 2003) e delle raccomandazioni del gruppo europeo EUROCLONALITY (www.euroclonality.org).
Campioni sui quali eseguire il test · sangue midollare · sangue periferico (EDTA) · tessuto fresco o paraffinato.
Tempi di risposta 15 giorni lavorativi
Certificazione VEQ (controllo esterno di qualità) In fase di acquisizione (inserire Provider)
Chi contattare Dott. Francesco Genovese, Biologo Molecolare tel. 091 703 3441 francescogenovese@asppalermo.org |