Bagheria: Al via il Polo socio-sanitario

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Presentato il polo socio-sanitario di prossimità al servizio dei più fragili.

Data:

13 Marzo 2023

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"Tre anni fa, poco prima della pandemia, e poi durante, prende piede l'idea progettuale del Polo socio-sanitario di prossimità, frutto di un protocollo d'intesa stipulato alla presenza dell'arcivescovo Monsignor Corrado Lorefice". A raccontarlo l'assessore alle Politiche Sociali e della Famiglia del Comune di Bagheria, Emanuele Tornatore che oggi ha coordinato l'incontro durante il quale è stato presentato il progetto voluto dall'amministrazione comunale insieme a Caritas cittadina, Caritas diocesana di Palermo, Asp 6 di Palermo, Associazione Medica Bagherese e Rotary di Bagheria.

Il polo che si trova a villa Butera ed è stato intitolato a San Vincenzo de Paoli, "non per dare una connotazione religiosa" - spiega l'assessore - "bensì una connotazione storica che lega questi locali all'opera centenaria che le suore vincenziane hanno portato avanti in quella sede a servizio dei più bisognosi".

Ed è appunto questo, in estrema sintesi, lo scopo del polo che prevede un centro di ascolto sanitario, un ambulatorio medico di prossimità e un Punto Accesso Socio Sanitario dell' Asp 6 di Palermo con l'obiettivo di mettere in rete le risorse sanitarie per la gestione di situazioni complesse; fornire ​risposte​ dirette ​ai​ bisogni sanitari semplici; attivare servizi sanitari prossimi e non, ma comunque specialistici, per rispondere ai bisogni di salute più complessi.

Per assicurare la massima professionalità in contesti "protetti", garantendo l'anonimato e l'universalità, lo sportello di ascolto prevede la presenza di un pedagogista in possesso di competenze specifiche per il lavoro, sia in ambito dei servizi educativi che in quelli sociosanitario, un mediatore culturale che può accogliere gli utenti di lingua inglese e francese, esperta nella gestione di problematiche sanitarie e sociali nel campo delle migrazioni, che curerà i rapporti con i Servizi funzionali alla risoluzione del problema, una psicologa psicoterapeuta con esperienza specifica nella "presa in carico" di persone con patologie croniche. Il polo avrà al suo interno la presenza di medici di medicina generale, specialisti, infermieri e farmacisti che in via volontaria e gratuita interverranno di concerto con i servizi sociali del comune per contrastare la povertà sanitaria delle fasce di popolazione più fragili.

A presentare il polo insieme all'assessore Tornatore, il direttore del distretto Socio Sanitario 39 di Bagheria Gianfranco Licciardi, la direttrice della Caritas Cittadina di Bagheria Mimma Cinà, il vice direttore della Caritas diocesana di Palermo Don Sergio Ciresi, il presidente dell'associazione medica bagherese Vittorio Panno e numerosi altri ospiti ma attori fattivi del progetto quali i rappresentanti della Chiesa bagherese padre Salvatore Pagano coordinatore dei parroci bagheresi, Francesco Michele Stabile, padre Salvatore Lo Bue, i referenti di Cittadinanza Attiva, il Rotary ed il Lions clubs.

"Non poteva non esserci la Caritas" - dice Mimma Cinà, presidente della Caritas cittadina - "perché il tema della povertà ci vede impegnati in prima linea e perché rispondiamo al grido di sofferenza come abbiamo fatto sin qui con il nostro centro di ascolto. Non possiamo voltarci dall'altra parte, occorre raccogliere le istanze delle famiglie più fragili in un momento in cui la sanità diventa più onerosa per i cittadini per i tagli che la vedono protagonista".

La presidente accenna poi al laboratorio di solidarietà, allo sportello di ascolto, allo sportello UEPE per la giustizia riparativa, alla mobilità garantita, tutti servizi a supporto dei più deboli, sempre più necessari. "Lavorare per la comunità è il modo di testimoniare la nostra fede con l'icona del buon samaritano che prima di parlare si china a raccogliere la sofferenza del fratello e della sorella e se ne fa carico" conclude Cinà.

A seguire l'intervento del direttore del distretto Socio Sanitario 39 di Bagheria Gianfranco Licciardi che introduce il progetto PASS poi presentato nel dettaglio dalla dottoressa Nunzia Sgadari.
"Occorre fare squadra per migliorare i servizi offerti alla comunità" - dice Licciardi - "possiamo constatare oggi che tanti progetti su cui abbiamo lavorato e che hanno richiesto tempo stanno ora vedendo la luce". Licciardi accenna alla Casa della Salute, prima con l'acquisto dell'immobile da parte di Asp nell'agosto del 2022 e poi con il prossimo appalto dei lavori, atto definito, e ancora alle case di Comunità quella a palazzo Busetta, a Bagheria ma anche quella a Porticello. "Tutto questo è frutto di Istituzioni che si parlano, che dialogano con il terzo settore" - conclude Licciardi.

Infine si passa alla presentazione del PASS, il punto di accesso socio-sanitario a cura della dottoressa Nunzia Sgadari, con le colleghe Emanuela Roma e Liliana Noto.

Il progetto si riassume in tre parole: Informazione, orientamento e accoglienza a supporto delle fragilità. In particolare con un'attenta assistenza a chi soffre di patologie croniche. Il contesto di lavoro è quello della medicina di prossimità, intercettando coloro che, per motivi vari, non riescono ad accedere all'interno dei percorsi sanitari, offrendo orientamento e anche alfabetizzazione informatica: ecco dunque a supporto anche le figure dell'educatore professionale socio pedagogico, del mediatore culturale e dello psicologo psicoterapeuta.

Il polo al momento sarà aperto, con la gestione da parte della Caritas, il mercoledì mattina dalle 9 alle 12 e il venerdì pomeriggio dalle 16 alle 19.

 

Ultimo aggiornamento: 03/05/2024, 10:34

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